Questo è l'elenco completo e ordinato delle lame degli Arcani Maggiori
Il decimo arcano dei tarocchi si ispira alla visione descritta dal libro di Ezechiele: quattro ruote di fuoco e strani animali uniti in gruppi di quattro.
La Ruota è il simbolo dell'esistenza, della fortuna, della somma dei movimenti da cui scaturisce la vita. Il positivo e il negativo, nella loro eterna alternanza sono qui raffigurati da Ermanubi che regge il caduceo di Mercurio e da Tifone armato di tridente. Altri due personaggi, l'uno dalla testa di cane e l'altro dalla coda di pesce, completano il quadro inserendosi in un simbolismo legato alle stagioni e ai quattro segni cardinali degli equinozi e dei solstizi. Al di sopra della ruota, su una piattaforma ben solida, si erge la sfinge, emblema della fissità contrapposta al divenire delle cose, che compenetrando in sé quattro colori (rosso, azzurro, verde, nero) corrisponde all'insieme dei quattro elementi e quindi all'universo. Il decimo arcano corrisponde alla Sephirah Malkut, il regno, il principio della volontà e dell'individualità.
Nei tarocchi la Forza viene irradiata da un personaggio femminile che con il potere della dolcezza e della sottigliezza doma il leone divoratore, la belva, l'emblema della foga e della veemenza. L'energia dell'animale che è in noi non deve essere soffocata, ma giustamente incanalata e giudiziosamente utilizzata nella sua immensa potenza. Ciò che è vile, brutale, senza essere distrutto, va asservito e trasformato, come il piombo dagli alchimisti, in oro.
Essa simboleggia l'intelligenza che sottomette la forza bruta; alta moralità, discernimento, difesa di una giusta causa; amori, attività intensa, nuovi rapporti professionali, facile, insperata vittoria; fidanzamento, matrimonio imminente; volontà, determinazione, autodominio, fede in sé, ambizione, resistenza fisica e morale, orgoglio, audacia. Indica difficoltà superate grazie alla sfida del rischio, desideri esauditi, estroversione, generosità, franchezza e fedeltà; invita a diffidare dei potenti e ad agire individualmente; speculazioni, giochi d'azzardo, piaceri, spettacoli, vacanze.
L'Impiccato è il simbolo di un'iniziazione passiva, mistica. Il corpo si presenta inattivo, impotente, perché l'anima liberata sfugge ormai la realtà della materia. La sua tunica in cui rosso e bianco si alternano conduce a un'idea di innocenza e purezza, ma anche di resistenza nei confronti degli influssi nocivi. Grandissima è la sua forza non più esercitata dalle masse muscolari, ma dal potere occulto della sua anima che ha superato la prova iniziatica.
L'Appeso simboleggia abnegazione, disinteresse per le cose del mondo, altruismo, sacrificio, capovolgimento della situazione attuale grazie a una decisione personale, ideali raggiunti, liberazione per mezzo del sacrificio; sogno; preveggenza, intuizioni, azioni occulte; un amore segreto e romantico, fedeltà, dedizione a una persona o a una causa; prova, calvario, castigo, necessità di pazienza e rassegnazione; limitazione temporanea, periodo di calma; risanamento, rigenerazione; avvenimenti straordinari. Questa lama si lega al concetto cristiano della pietà e quindi alla Chiesa, al misticismo e all'acqua.
La Morte è la condizione necessaria alla rinascita. Occorre morire allo stato profano, superare il passaggio iniziatico per rivivere meglio, immersi in una situazione di sacralità. Contrariamente all'uso normale, il falciatore del tredicesimo arcano impugna lo strumento con la mano sinistra in modo che scheletro e falce vengano a disegnare una lettera dell'alfabeto ebraico, la mem.
Le ossa dello scheletro sono tinte in rosa carne, emblema di tutto ciò che è sensibile e umano. La falce dal manico rosso (il fuoco che tutto inaridisce) sembra risparmiare mani, piedi e teste che conservano ancora le loro sembianze: nulla muore definitivamente, quindi nulla è davvero perduto ma tutto continua, tutto si trasforma.
Il quattordicesimo arcano dei tarocchi ci mostra l'angelo della vita universale che versa il fluido vitale da un'urna d'argento a una d'oro. Con il suo benefico liquido esso rianima il fiore ai suoi piedi, in procinto di appassire.
Rappresenta, quindi, la lama della guarigione, della rigenerazione, in stretta analogia con il segno zodiacale dell'Acquario. Indica evoluzione, trasformazione felice, progresso, avvenire, serenità, spiritualità. La vita sentimentale si consolida, raggiunge la stabilità; l'individuo vive in armonia con l'ambiente che gli dimostra grande solidarietà e realizza spesso unioni perfette, fedeli e solide.
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