La Morte è la condizione necessaria alla rinascita. Occorre morire allo stato profano, superare il passaggio iniziatico per rivivere meglio, immersi in una situazione di sacralità. Contrariamente all'uso normale, il falciatore del tredicesimo arcano impugna lo strumento con la mano sinistra in modo che scheletro e falce vengano a disegnare una lettera dell'alfabeto ebraico, la mem.
Le ossa dello scheletro sono tinte in rosa carne, emblema di tutto ciò che è sensibile e umano. La falce dal manico rosso (il fuoco che tutto inaridisce) sembra risparmiare mani, piedi e teste che conservano ancora le loro sembianze: nulla muore definitivamente, quindi nulla è davvero perduto ma tutto continua, tutto si trasforma.
Questa lama significa trasformazione radicale, fine benefica di uno stato, impresa condotta a termine; eredità, atavismo; solitudine temporanea, malinconia destinata a dissolversi in breve; benefico rinnovamento, evoluzione inattesa; recupero della salute, pericolo scampato; promette rinascita, nuovi progetti, nuove idee, conversione, oppure un'utile sconfitta. Si lega a tutto ciò che è notturno, segreto: la magia, la sessuologia, la psicoanalisi, la radioattività, l'alchimia e, sul piano fisico, lo sperma, gli ormoni, i globuli bianchi, le difese organiche, l'ano.
Presenta una stretta analogia con serpenti, scorpioni, funghi velenosi, cimiteri, caverne. Corrisponde alla prima parte dell'autunno, a novembre, al martedì, all'elemento aria, ai pianeti Marte e Saturno, ai segni dello Scorpione e del Capricorno. Indica un individuo solitario, un ricercatore, un astrologo, un mago; una persona che tenta di «rifarsi una vita».
Al negativo: la Morte, simboleggiata dalla lama rovesciata, implica invece una rottura più radicale, definitiva. Significa perciò fallimento, delusione, lutto, atteggiamento negativo, ostacoli, progetti non realizzati; angoscia, scoramento, mancanza di fede in sé, cambiamento non attuato. Perdita, fine, distacco, vecchiaia; rottura di una situazione familiare o di una amicizia. Prospetta una situazione di immobilità, ristagno, inerzia oppure brutalità, ribellione, violenza, punizione. Azioni occulte perverse. Presagisce malattia grave, morte (con altre carte negative), incidenti, impotenza sessuale, suicidio, malattia dei genitali e dell'ano.
Il consiglio dell'arcano
Non intraprendere nulla di nuovo per ora.
Abbinamenti
- Contrapposto al Bagatto: necessità di modificare punto di vista e intenzioni.
- Vicino al Carro: rivincita da una mortificazione, ripresa.
- Presso l'Eremita: regressione di una malattia.
- Preceduto dalla Ruota: morte determinata da un animale nocivo.
- Seguito dalla Ruota: una cospicua eredità.
- Compreso tra l'Impiccato e le Stelle: morte per annegamento.
- Seguito dall'Impiccato e dalla Torre: perdita di una persona cara, annientamento.
- Unito al Diavolo: inevitabile mutamento di situazione.
- Vicino alla Torre: arresto degli eventi.
- Presso le Stelle rovesciate: pericoli derivanti dall'acqua.
- Accompagnato dalle Stelle e dal Giudizio: ottimismo, mutamenti favorevoli.
- Vicino alla Luna: contrasti interni ed esterni, incubi, paura del domani.
- Preceduta dalla carta che rappresenta il consultante: malattia grave. ma non letale.
- Seguita dalla stessa: malattia causa di morte.
- Preceduto da una qualsiasi carta di Coppe: consolazione.
- Seguita dalle stesse: fine di un amore.
- Vicino a una lama di Bastoni: una professione alienante che non dà soddisfazioni.
- Seguito da una lama di Denari: perdita.
- Presso una qualsiasi carta di Spade: incidente, sofferenza, pericolo di morte.