Una mostra a due voci, che indaga ponendo luce sul modo di fare arte degli artisti. Dente e Polo hanno, infatti, intrapreso percorsi artistici differenti che li hanno portati ad una visione e rappresentazione della realtà nettamente opposta, approdando a scelte stilistiche divergenti.
Venerdì 25 maggio alle ore 18.30, nella suggestiva cornice liberty di Villa Italia in via dell’Università 8 a Trieste, si inaugura la rassegna d’arte “Artisti a confronto” di Enzo Dente e Gentile Polo.
La mostra di pittura e scultura, patrocinata dal Circolo Ufficiali di Trieste, è organizzata dall’Associazione culturale Carpe Artem con la cura critica di Monica Zaulovic.
E’ da quest’anno, infatti, che la prestigiosa Villa Italia, sede del Circolo Ufficiali di Trieste, con la collaborazione di altre realtà associative presenti sul territorio, apre le sue porte divenendo così palcoscenico di arte e cultura attraverso un programma di eventi intitolato “Appuntamento con le Muse”.
“Artisti a confronto” è la seconda rassegna organizzata al Circolo Ufficiali dall’Associazione culturale Carpe Artem, che per prima ha inaugurato la recente Sala espositiva di Villa Italia con la collettiva d’arte “De Mulieribus” e la conferenza dedicata all’interpretazione psicologica della opere esposte in mostra a cura dell’arteterapeuta Bianca Di Jasio.
“Artisti a confronto” è una mostra a due voci, che indaga ponendo luce sul modo di fare arte degli artisti. Dente e Polo hanno, infatti, intrapreso percorsi artistici differenti che li hanno portati ad una visione e rappresentazione della realtà nettamente opposta, approdando a scelte stilistiche divergenti.
Dente, attraverso le sculture e i dipinti, presenta la “linea” che non denuncia, non interroga ma provoca una sorta di vuoto melanconico. “Linea” che non vuole lasciare traccia, ma piuttosto un’idea, guidando lo spettatore verso il dinamismo cosmico, toccando i misteri dell’inconscio e dell’infinito.
Polo, dal suo canto, si esprime con i tratti precisi e raffinati dei suoi dipinti e affronta la quotidianità facendo emergere un morbido parallelismo con gli artisti del Nord Europa. Tuttavia, il concetto di solitudine, intesa nelle sue molteplici eccezioni, armonizza il dialogo di questi artisti apparentemente così diversi.